#12 | Da Agenti AI a Sistemi Operativi
Quando l’AI smette di rispondere e inizia a trovare informazioni da se.
Non ti serve un altro prompt. Ti serve un sistema.
Se non sai organizzarti il bunker, come pretendi di usare davvero GPT?
C’era un tempo in cui bastava saper parlare bene con l’AI.
Era il tempo dei prompt carini, delle risposte creative, dei test giocosi.
Quel tempo è finito.
Ora sta succedendo qualcosa di molto più interessante (e molto più potente):
GPT non è più un posto dove entri tu.
È lui che entra nel tuo mondo.
📂 Legge i tuoi file.
📆 Analizza i tuoi calendari.
📬 Interroga il tuo CRM.
📁 Naviga le tue cartelle.
📜 Ti ascolta nelle riunioni.
Sta uscendo dal suo ecosistema.
E si sta infilando nel tuo flusso di lavoro.
Oggi vince chi struttura il lavoro intorno all’AI, non chi ci gioca sopra.
Vince chi progetta sistemi, non chi prova strumenti.
👉 Ma se il tuo flusso è un casino, se la tua knowledge aziendale è un campo minato,
se non hai una cassetta degli attrezzi organizzata…
come puoi pensare di sfruttarlo davvero?
Questa puntata è per chi ha capito che
non serve più solo imparare a scrivere meglio i prompt.
Serve costruire attorno a GPT, non solo dentro.
Connettori, memoria, automazione, permessi, cruscotti.
Non è più AI da usare.
È AI su cui costruire.
Benvenuto nell’era in cui l’AI non si apre. Si integra.
E se la tua azienda non è pronta…
questa newsletter serve proprio a questo.
☕️ Preparati: oggi serviamo sistemi operativi, non solo espresso.
💡 Pensiero del giorno
L’errore non è usare l’AI male.
È non costruirle attorno nulla.
🧠 AI in azione: Da assistente a Sistema Operativo (AI OS)
Oggi uniamo la pratica con 📻Radio Apocalisse
Le ultime novità si fondono con la pratica
Dall’assistente all’infrastruttura.
Bentornato nel bunker, viandante.
Oggi non parliamo di prompt carini, né di trucchetti da LinkedIn per sembrare smart.
Parliamo di sistema nervoso aziendale.
Sì, hai capito bene. L’AI sta uscendo dalla fase “copilota bravo a scrivere testi” e sta diventando la spina dorsale operativa delle aziende intelligenti.
L’AI sta uscendo dalla fase “copilota bravo con le parole”
e sta entrando in una nuova forma:
📌 quella di infrastruttura intelligente.
Non più:
“Fammi un riassunto.”
Ma:
“Interroga Drive, SharePoint, HubSpot e Gmail. Sintetizza tutto in un piano strategico. Ora.”
E se pensi che sia una roba per nerd sotto caffeina…
Sappi che sta già succedendo.
Nelle righe che seguono, ti mostro come funziona, perché conta davvero,
e perché, a questo punto, non basta più usare l’AI.
Serve costruirci sopra.
🔌 Connectors: l’AI entra nei tuoi tool (e ci capisce davvero)
Fino a ieri, le informazioni aziendali erano un puzzle sparso su mille pezzi:
📁 un file in Drive
📧 una mail in Outlook
📝 un CRM dimenticato
🧠 …e metà delle cose solo nella testa di chi lavora.
Ora ChatGPT può entrare in quei tool, interrogarli in linguaggio naturale, e costruire un ragionamento trasversale.
Puoi chiedere:
“Fammi un report con le opportunità commerciali ad alta probabilità di chiusura, incrociando HubSpot, le ultime mail su Gmail e i board deck su Drive.”
E lui lo fa.
Cita le fonti. Crea una tabella. E se vuoi… ti sputa fuori anche il piano di vendita.
🎯 Risultato?
Un lavoro che richiedeva 3 colleghi, 6 ore e 20 tab aperte… adesso si fa con una sola domanda.
Ma attenzione: l’AI può diventare un copilota davvero autonomo solo se hai fatto i compiti.
E i compiti, oggi, si chiamano:
scrivere bene i documenti
salvare nel posto giusto
usare naming coerenti
costruire una knowledge base pensata per essere letta, non solo archiviata
Più è solida e ben organizzata la tua base informativa, più potente sarà il tuo agente AI.
È la differenza tra un copilota che ti aiuta…
e uno che può realmente diventare il tuo copilota.
E se ti stai chiedendo se puoi farlo anche nella tua azienda: sì.
È esattamente quello che costruiamo ogni giorno con Morfeus, progettando agenti che leggono i tuoi dati, non quelli generici.
📼 Record Mode: l’AI ascolta (perché tu non puoi fare tutto)
Sai qual è uno dei grandi problemi delle aziende?
Le cose importanti… vengono dette a voce.
Succede in riunione, tra una battuta e una mail che suona in sottofondo.
Qualcuno butta lì un’intuizione geniale, un collega annuisce, un altro dice “questa segniamocela”.
E poi?
Poi niente.
Quel pensiero svanisce.
Il recap arriva tre giorni dopo, scritto in fretta, incompleto.
Nessuno si ricorda chi doveva fare cosa.
E alla prossima riunione si riparte da capo, come se fosse la prima volta.
Ecco perché è nato Record Mode:
una funzione che fa una cosa semplice, ma potentissima:
ti toglie il peso di dover prendere appunti mentre stai vivendo le decisioni.
Tu parli, ChatGPT ascolta.
Registra. Trascrive.
Tira fuori i punti chiave, gli action item, i dubbi aperti.
E se vuoi, ti prepara anche il messaggio da mandare al tuo team.
Con tanto di link esatto alla frase detta, nel punto preciso della call.
(Non servono più “secondo me aveva detto…”. Adesso c’è la prova scritta.)
Ma non è solo una funzione comoda.
È un pezzo mancante del tuo sistema operativo interno.
Perché i meeting sono pieni di valore.
Ma se non lo catturi, quel valore si dissolve.
Se invece lo trasformi in dati, in decisioni, in documenti… allora sì che l’AI può fare la differenza.
È così che costruiamo memoria.
È così che smettiamo di perdere tempo.
È così che nasce un’azienda intelligente.
Ora, se ti stai chiedendo:
“Ma non esistono già strumenti che fanno questo?”
Sì, certo. Ne esistono decine.
Ma il punto non è fare bene una cosa.
Il punto è riunirle tutte in un solo cruscotto, dove ogni dato, ogni voce, ogni documento dialoga con gli altri.
E ChatGPT sta diventando esattamente questo:
non un’app. Non un plugin.
Ma il tuo sistema operativo cognitivo.
🧠 La battaglia invisibile: vincere contro la frammentazione
L’AI oggi fa miracoli.
Ma se chiedi “Perché non riesce a capire le nostre priorità?”
O “Perché quel report non lo trova mai?”
…la risposta è quasi sempre la stessa: disordine.
No, non parlo del caos sulla scrivania.
Parlo di frammentazione cognitiva.
File salvati con nomi a caso.
Duplicazioni infinite (“definitivo_final_REV2_VF”).
Documenti importanti persi in thread di Slack.
Slide che nessuno aggiorna.
Info strategiche dentro la testa di una sola persona.
🔍 E sai qual è il problema?
Non lo vedi.
Non compare in nessun KPI.
Nessuno lo denuncia in una riunione.
Ma ti costa ore. Ti costa errori. Ti costa opportunità.
È come combattere una guerra con mille armi sparse sul campo —
ma senza sapere dove sono.
Ecco perché oggi la vera sfida non è usare l’AI.
La vera sfida è mettere ordine prima che arrivi.
Perché più la tua conoscenza è disorganizzata, più l’AI lavora a vuoto.
Più è organizzata, più l’AI può ragionare come (o meglio di) un team interno.
🎯 L’AI non può unificare ciò che è nato per restare separato.
Ma tu sì.
Puoi iniziare oggi a scrivere meglio.
Dare nomi coerenti ai file.
Costruire una knowledge base pensata per essere letta, non solo salvata.
L’AI è il cervello.
Ma serve un sistema nervoso chiaro, pulito, connesso.
E questo sistema… tocca a te crearlo.
Nel nostro lavoro in Morfeus, lo vediamo ogni giorno:
chi investe nell’organizzazione della conoscenza,
è chi ottiene davvero agenti AI che funzionano.
Non per finta. Non solo in demo.
🧠 Da Agent a AI Operating System: quando l’AI smette di assisterti e inizia a lavorare con te
All’inizio sembrava rivoluzionario.
Un’agente che risponde ai prompt, ti scrive il testo giusto, ti genera una bozza, ti dà una mano.
Bellissimo.
Ma col tempo ci siamo accorti di una cosa:
l’agent è ancora un accessorio.
È utile, ma resta esterno al flusso di lavoro.
È qualcosa “a cui chiedi” — non qualcosa che opera con te, dentro l’azienda.
Ora invece siamo entrati in una nuova fase.
Quella dell’AI Operating System.
Sai cos’è?
È una struttura software che integra l’AI direttamente nel sistema nervoso operativo della tua azienda.
Non più un assistente da interrogare, ma un’infrastruttura che lavora in autonomia,
→ su dati veri
→ con contesto persistente
→ connessa agli strumenti che usi
→ capace di decidere e agire
📌 È la differenza tra “fammi un recap”
e “ho già preparato il documento, aggiornato il CRM e notificato il team”.
L’AI Operating System fa tutto questo perché è costruito con quattro strati integrati:
Modelli intelligenti che comprendono davvero il lavoro
Motori di automazione che eseguono le azioni
Memoria strutturata che tiene traccia di cosa è stato detto e fatto
Interfaccia unica da cui controlli tutto (senza saltare tra 12 tool)
Ed è esattamente quello che nel bunker stiamo costruendo in Morfeus.
Non sviluppiamo più agenti singoli.
Sviluppiamo sistemi intelligenti completi, in grado di fare customer care, gestire vendite, mantenere l’ordine nei documenti, coordinare team.
Sistemi che non si aprono con un prompt, ma con un cruscotto.
Il futuro del lavoro non è parlare con l’AI.
È lavorare con l’AI, nello stesso ambiente.
E se il tuo business non ha un sistema operativo intelligente…
lo avrà il tuo concorrente.
🧭 ChatGPT come cruscotto: la nuova UI del lavoro
Apri Gmail, poi Slack, poi SharePoint, poi il CRM, poi Google Docs, poi Notion, poi il gestionale.
Ogni giorno.
Ogni ora.
Tab su tab. App su app. Link su link.
È così che oggi gestiamo il lavoro.
Spostandoci da un punto all’altro, come se dovessimo attraversare un labirinto solo per… capire cosa succede.
Ma ora qualcosa sta cambiando.
Con i connettori, con il Record Mode, con l’integrazione dei dati aziendali,
ChatGPT non è più un posto dove “fare domande”.
Sta diventando il posto dove tutto confluisce.
📍 Le call vengono ascoltate e riassunte.
📍 I documenti vengono letti, incrociati, sintetizzati.
📍 I CRM vengono letti e aggiornati.
📍 I file vengono cercati e compilati.
📍 Le fonti vengono unificate.
Tutto da un’unica interfaccia.
Un cruscotto centrale, che ragiona per te, ti dà visione, ti propone sintesi e ti permette di agire — senza dover saltare da uno strumento all’altro.
🎯 Questo è il vero salto:
Non aggiungere altri strumenti,
ma rimuovere attrito.
Ogni secondo risparmiato, ogni clic evitato, ogni flusso unificato… è leva.
Leva per la velocità.
Leva per la chiarezza.
Leva per la crescita.
L’AI non è solo intelligenza.
È interfaccia.
È design del lavoro.
È come guardare tutto da una cabina di pilotaggio,
invece di inseguire pezzi sparsi nel vuoto.
Ed è questa interfaccia che stiamo costruendo ogni giorno con Morfeus:
non solo agenti, ma punti di comando,
capaci di leggerti il lavoro
e, se serve, farlo al posto tuo.
🧩 In sintesi: l’AI non è un’aggiunta, è una nuova architettura
Se oggi ti sembra che tutto questo sia “troppo”, tranquillo: è normale.
Siamo cresciuti pensando all’AI come a uno strumento da usare —
ma quello che sta succedendo adesso è più grande.
📌 L’AI non è un tool da aprire.
È una base su cui costruire.
Un’infrastruttura.
Un cruscotto.
Un sistema operativo che lavora con te, per te, attorno a te.
Non basta “usare l’AI”.
Serve ripensare il modo in cui funziona il tuo lavoro.
E costruire, pezzo dopo pezzo, un sistema che pensa, agisce e rispetta i tuoi confini.
È questo il futuro che stiamo servendo — un espresso alla volta. ☕️
📌 Prompt espresso: AI Knowledge Mapping Architect
Non basta chiedere “Fammi un riassunto.”
Se vuoi che l’AI lavori davvero per te, devi costruirle attorno un ecosistema ordinato.
Il prompt qui sotto ti guida in tre fasi per fare proprio questo:
📂 mappare i tuoi strumenti, 📌 identificare i contenuti chiave, 🔧 progettare un sistema AI-aware che funzioni per davvero.
È il primo passo per trasformare GPT da aiutante a collega operativo.
Agisci come un **Knowledge Mapping Architect** con esperienza in sistemi informativi aziendali e progettazione AI-aware. Il tuo obiettivo è aiutarmi a costruire una **mappa strutturata del mio ecosistema digitale di lavoro**, per poi usarla come base per integrare ChatGPT o altri strumenti AI in modo efficace, ordinato e scalabile.
Il tuo lavoro si divide in **tre fasi**.
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## 🟡 FASE 1 – GATHERING INFORMATION
Fai domande chiare, sintetiche e ben organizzate per raccogliere tutte le informazioni di contesto di cui hai bisogno.
Suddividi le domande in questi blocchi:
1. **Ambiente di lavoro e strumenti**
- Quali strumenti digitali usi ogni giorno? (es. Drive, Notion, Slack, CRM, Asana…)
- Dove salvi i documenti più importanti?
- Che tool usi per scrivere, pianificare, comunicare, vendere?
2. **Tipologie di contenuti**
- Quali tipi di documenti gestisci più spesso? (es. proposte, report, meeting, tutorial…)
- In che formato li conservi? (PDF, Docs, Email, Task manager, Note sparse…)
- Hai archivi, cartelle, CRM, knowledge base già strutturate?
3. **Obiettivi operativi**
- In quali ambiti vuoi farti aiutare da un agente AI? (es. sintesi, recupero info, automazione, supporto team…)
- Quali sono i flussi che oggi ti rubano più tempo?
4. **Permessi e collaboratori**
- Lavori da solo o in team? Chi accede a cosa?
- Hai bisogno di tenere alcune aree riservate o condivise?
Attendi tutte le risposte prima di procedere.
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## 🟠 FASE 2 – CO-THINKING & STRATEGIC DESIGN
Analizza le risposte ricevute e inizia una fase di **co-creazione strategica con l’utente**, usando ragionamento step-by-step (*chain of thought*).
Fai domande riflessive e proponi ipotesi:
- Quali sono le aree che oggi sono più caotiche o disorganizzate?
- Cosa avrebbe più impatto se diventasse AI-integrabile oggi?
- Quali fonti andrebbero connesse per ottenere risposte complete?
Inizia a disegnare una **prima bozza della mappa** in forma di elenco strutturato o tabella:
- Area → Tool → Tipologia documenti → Potenziale uso AI → Accessi
Permetti all’utente di commentare, riorganizzare o rinominare le sezioni.
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## 🟢 FASE 3 – KNOWLEDGE MAP OUTPUT
Una volta validata la struttura insieme all’utente, restituisci:
1. Una **mappa completa** e riassuntiva del knowledge aziendale, con:
- Aree organizzative
- Strumenti associati
- Tipi di contenuto gestiti
- Note strategiche sull'integrazione AI
2. Una breve **checklist dei prossimi step consigliati** per iniziare a collegare GPT come sistema nervoso operativo:
- [ ] Riorganizzare cartelle/documenti
- [ ] Attivare connettori ChatGPT (Drive, Dropbox, Outlook…)
- [ ] Creare prompt/agenti custom per task ripetitivi
Rispondi in modo ordinato, leggibile, pronto per essere usato come blueprint reale.
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📌 Ricorda: il tuo obiettivo non è “fare domande generiche”, ma **aiutarmi a progettare il mio bunker digitale**, così che ChatGPT possa lavorare in modo intelligente e strutturato **dentro** la mia realtà.
Inizia quando sei pronto.
☢️ Humor radioattivo
Questa è la direzione in cui si muove tutto.
Non verso una nuova AI.
Ma verso una nuova azienda.
Una in cui:
Le informazioni non si cercano: ti trovano.
I meeting non si dimenticano: si trasformano in piani d’azione.
Le persone non chiedono all’AI cosa fare: la usano per fare meglio ciò che conta.
👉 E se non inizi a costruirla oggi, domani la starai inseguendo.
Il futuro non sarà dominato da chi usa l’AI.
Ma da chi la struttura.
☕ Ti serviamo un altro espresso?
Matteo
P.S. Se conosci qualcuno che si sta ancora chiedendo da dove cominciare…
Portalo qui. La prima tazza gliela offriamo noi.
Grazie per il post. Io avendo GPT plus non ho i connettori, so che vale per il pro e abbonamento aziendale. Come possiamo attuare quanto da te sopra detto - noi GPT plus- in mancanza di connettori, Api? In particolare quando lavoriamo in una azienda che ad oggi non ha ancora introdotto nessun AI tools? Grazie