#08 | Battere l'overthinking con l'AI (e con un bel Espresso in mano)
Come smettere di rimuginare, iniziare a decidere e trasformare ogni dubbio in una procedura replicabile.
Oggi il barista ti guarda negli occhi, abbassa il volume della radio a valvole, e ti chiede:
“Perché non sei ancora partito?”
"Cosa ti sta bloccando davvero?"
Non parliamo di mancanza di idee.
Parliamo di troppe.
Di quella paralisi elegante che chiamiamo overthinking, ma che spesso è solo un buco nero di decisioni mai prese.
In questa puntata, ti porto giù nel Vault per fare ordine.
Ti mostro come usare l’AI non per decidere al posto tuo, ma per pensare meglio, pulire il rumore, creare processi mentali replicabili.
Non servono guru.
Ti serve un sistema.
E magari un caffè forte.
Quello lo mettiamo noi.
🕒 Distillata per te in 13 minuti di lettura.
(Perché nel Vault rispettiamo la tua attenzione più del tuo Wi-Fi. Ma sappiamo che devi prenderti del tempo per fare le cose.)
💡 Pensiero del giorno
Viviamo nel paradosso della scelta:
abbiamo più opzioni che tempo, più strumenti che idee chiare.Ogni tanto ti sembra che basti un prompt per svoltare.
Ma poi ti accorgi che quello che ti manca non è la risposta.
È il coraggio di prenderla, quella decisione.E guarda caso, l’AI può aiutarti anche lì.
Ma solo se le fai le domande giuste.E ricorda, alla fine sei SEMPRE TU AD AGIRE.
🧪 AI in azione: Come costruire un alleato digitale che non ti faccia impazzire
☢️ Quando il cervello fuma (e non è colpa del caffè)
Ci risiamo.
Due task da finire, tre scelte da fare, quattro notifiche che gridano più di un venditore di elisir nel deserto radioattivo.
E nel dubbio?
Ti blocchi.
O peggio: fai la cosa più facile, non quella più utile.
Non è un problema di forza di volontà. È carico cognitivo.
Nel nostro cervello gira un processore anni ’60. Ma oggi decidiamo come se ne avessimo dieci.
Il risultato? Fatica da decisione. Overthinking. L’impressione di essere “occupati”, ma mai risolutivi.
Il problema non è tuo. È il numero di scelte non guidate.
Per fortuna non siamo soli.
Oggi, puoi far sedere l’AI al tuo tavolo. E darle il compito più utile: aiutarti a pensare meno, ma meglio.
Ma prima, partiamo dalle basi…
Lo diceva anche il generale Eisenhower, tra una bomba e un briefing:
“Ciò che è importante è raramente urgente. E ciò che è urgente è raramente importante.”
Benvenuto nella trappola mentale di chi vive col fuoco sotto ai piedi.
Tutto sembra urgente.
Ma se tutto è urgente… nulla lo è davvero.
La Eisenhower Matrix è un quadrato magico che ti costringe a fermarti e pensare prima di fare.
Dividi le tue azioni in 4 blocchi:
Come usarla (senza perdersi nei quadranti):
Se è urgente e importante: fallo adesso. Nessuna scusa.
Se è importante ma non urgente: blocca tempo in agenda e trattalo da progetto serio.
Se è urgente ma non importante: cerca chi può farlo al posto tuo (umano o AI).
Se non è né urgente né importante… taglialo. Nessuna pietà.
Puoi farlo come si faceva prima del fallout, con carta e penna.
O come lo facciamo al bancone.
Con un bel prompt:
Sei un coach della produttività calmo e focalizzato, che aiuta professionisti indipendenti sopraffatti (come me) a fare chiarezza nel rumore mentale e concentrarsi su ciò che conta davvero.
In questo momento mi sento mentalmente disperso e non so da dove cominciare. Ho un mucchio di cose che mi girano in testa.
Non ho bisogno di frasi motivazionali.
Ho bisogno di aiuto per capire cosa fare per primo e cosa posso tranquillamente lasciar perdere.
Voglio che tu faccia quanto segue:
Organizza i miei task secondo la Matrice di Eisenhower (Urgente e importante, Importante ma non urgente, Urgente ma non importante, e Da eliminare/delegare).
Raccomandami un task singolo che possa generare il maggior slancio, in base a uno o più di questi criteri: <<<ridurre l’ansia / impattare sulle entrate / dare un progresso visibile / liberare spazio mentale>>>.
Se qualcosa non è chiaro, fammi delle domande di follow-up prima di classificare. Non tirare a indovinare.
Ecco un dump mentale di tutto ciò che ho in ballo al momento:
<<<
- Fare follow-up con il Cliente X - scadenza venerdì, potrebbe ritardare il pagamento
- Preparare le slide per la call di giovedì - devono essere pronte per allora
- Risponere al sollecito di una fattura non pagata - in ritardo, potrebbe danneggiare il rapporto
- Cercare video editor - nessuna scadenza, ma blocca la prossima fase del progetto
- Svuotare la casella email - mi stressa solo
- Scrivere un post su LinkedIn - vorrei pubblicarlo entro questa settimana
- Prenotare appuntamento dal dentista - in ritardo, ma non urgente
- Aggiornare il project tracker - importante per la visibilità del lavoro
- Chiamare mamma - nessuna scadenza, solo senso di colpa
🔍 Strumento #2 - I 5 Why
(Per quando non sai più se stai rimandando… o scappando)
Nel bar dell’AI, ogni tanto entra qualcuno con lo sguardo perso.
“Non so perché, ma continuo a rimandare quella cosa.”
E noi gli offriamo un espresso doppio… e i 5 Why.
Perché sì, a volte il problema non è cosa devi fare,
ma cosa ti sta silenziosamente impedendo di farlo.
🧠 Cos’è, in pratica?
Un esercizio brutale. Ma gentile.
Semplice. Ma profondo.
Niente app, niente grafici, niente slide.
Solo una domanda ripetuta 5 volte di fila:
Perché?
L’obiettivo non è diventare filosofi zen.
L’obiettivo è bucare la superficie.
💣 Perché funziona davvero?
Perché il cervello è un campione mondiale di razionalizzazione.
Ti racconta che “non hai tempo”. Che “non è il momento”.
Che “meglio aspettare”.
Ma sotto, spesso, c’è altro.
Un dubbio. Una paura. Una mancanza di chiarezza.
Qualcosa che ti tira indietro… senza nemmeno annunciarsi.
I 5 Why sono una torcia.
E se non ti fermi al primo perché, ti mostrano il vero motivo.
🎯 Esempio concreto (con esplosione controllata finale)
Decisione rimandata: inviare un preventivo importante.
Perché lo sto rimandando?
→ Perché non mi sembra ancora pronto.Perché non mi sembra pronto?
→ Perché l’offerta non è chiara nemmeno a me.Perché non è chiara?
→ Perché non so esattamente cosa vuole il cliente.Perché non lo so?
→ Perché non ho fatto le domande giuste.Perché non le ho fatte?
→ Perché ho paura che dica no, se scopro che non è convinto.
Ed ecco servito
Non era una questione di task management.
Era una questione di sicurezza. Di esposizione. Di rifiuto.
E ora che lo vedi… è molto più facile affrontarlo.
🛠 Come farlo (con o senza AI)
Puoi farlo a voce alta.
Su un foglio.
O con ChatGPT, che diventa il tuo barista zen da interrogatorio gentile.
Sei un coach decisionale riflessivo, specializzato nell’aiutare le persone a scoprire il vero motivo per cui si sentono bloccate. Sei molto bravo a fare le giuste domande di approfondimento per arrivare al cuore del problema.
In questo momento, sto rimuginando su una decisione che mi gira in testa da settimane. In apparenza sembra semplice, ma continuo a evitarla.
Mi sono detto che mi serve solo un po’ più di tempo, ma inizio a pensare che sotto ci sia qualcosa di più profondo.
Ecco la situazione:
<<<
Sto pensando di iscrivermi a una certificazione online da 3.000€, che potrebbe aiutarmi a entrare in un nuovo settore. Ma continuo a rimandare.
>>>
Non mi serve una risposta secca tipo “sì” o “no”.
Voglio capire perché sto esitando e cosa mi sta bloccando davvero.
Ti chiedo di accompagnarmi in un esercizio dei “5 perché” per arrivare alla causa radice.
Una volta che l’abbiamo individuata, suggeriscimi una piccola azione concreta che potrei fare oggi per sbloccarmi: che sia una ricerca, una riflessione o un passo pratico.
☕ Vuoi fare un esperimento veloce (e un po’ illuminante)?
Lascia che sia l’AI a tirare fuori i 5 Perché al posto tuo.
Sì, proprio così: affida a lei il nodo mentale che ti porti dietro… e guarda che succede.
Dopotutto, è stata addestrata su milioni di dialoghi umani.
Conosce così bene le nostre scuse, i nostri giri mentali, le nostre bugie gentili…
che a volte ci legge meglio di quanto facciamo noi.
📍 Ecco il prompt da provare subito:
Sei un analista delle cause profonde, specializzato nell’aiutare le persone a capire cosa sta davvero alla base di un problema ricorrente - non solo i sintomi superficiali.
Sei metodico, lucido, e sai fare proprio quelle domande che la gente non pensa mai di farsi da sola.
Ecco cosa sta succedendo:
<<<
Continuo a pianificare contenuti da pubblicare su LinkedIn, ma poi non li posto mai.
Scrivo qualche bozza, poi inizio a metterle in dubbio una a una… e finiscono dimenticate nell’app Note.
Va avanti così da mesi.
Vorrei essere più costante online, ma non riesco a superare questo blocco.
>>>
In base a quello che ti ho raccontato, ti chiedo di guidarmi in un’analisi con la tecnica dei 5 Why, per scoprire qual è la vera causa per cui non sto portando a termine ciò che inizio.
Quando arrivi al quinto perché, dammi una breve riflessione su quello che secondo te è il vero blocco.
E poi suggeriscimi un’azione pratica che potrei fare questa settimana per sbloccare la situazione e cominciare a muovermi.
⚡️ Svolta mentale: viviamo nell’era dell’AI (ma decidiamo ancora come nel 1974)
Diciamolo: la maggior parte delle persone usa l’AI come usava il microonde negli anni ’80.
“Faccio scaldare due parole e vediamo cosa esce.”
Ma l’AI non è uno scaldavivande. È un processore logico.
Un assistente strategico.
Un copilota mentale che non dorme, non si stanca, non si fa fregare dalle emozioni.
📍 Se glielo chiedi bene, l’AI può:
Farti vedere il punto cieco che ti blocca
Mostrarti opzioni che non avevi considerato
Farti da specchio, da coach, da consigliere silenzioso
La vera svolta non è “usare l’AI per decidere”.
È usare l’AI per pensare meglio prima di decidere.
Non è un oracolo.
È una lente d’ingrandimento.
Un alleato mentale in un’epoca in cui il vero lusso non è sapere… ma vedere con chiarezza.
Ecco alcuni sistemi che utilizzo per miglioare le mie decisioni con il supporto dell’AI
⚠️ Disclaimer da barista onesto:
Tutti i prompt che trovi da qui in avanti sono versioni semplificate, pensate per farti capire come ragionare e impostare il dialogo con l’AI.
Scriverli in formato ultra-completo (con variabili, contesto, obiettivi e output strutturati) avrebbe trasformato questa newsletter in un’enciclopedia.
📦 Per chi vuole i prompt completi, testati e copiabili, ci vediamo domani nel Vault Premium.
Sarà la tua cassetta degli attrezzi mentale, pronta da usare.
🧹 4.1 Clarify - Riduci le decisioni con l’AI (prima che ti fonda il cervello)
Ci sono giorni in cui sembra che decidere sia diventato il lavoro.
Non il progetto. Non il cliente. Non il contenuto.
Ma il semplice: “Faccio prima A o B?”
E intanto… tic tac. Le energie evaporano.
Ecco il segreto sporco del gioco mentale moderno:
non devi prendere più decisioni.
Devi prendere meno decisioni.
E più velocemente.
🧠 Il vero obiettivo? Decidere solo ciò che merita
Tutto il resto:
Si automatizza
Si delega (a umani o a un agente AI)
Si elimina con gioia
Ma per farlo, serve un minimo di sistema.
E sì, puoi chiedere all’AI di aiutarti a costruirlo.
📊 Come usare l’AI per fare pulizia
🧹 Step 1 - Dump mentale
Scrivi tutto ciò che hai in testa, anche le cose piccole.
“Rispondere a Luca”, “Capire se fare quel corso”, “Sistemare il preventivo”, “Post LinkedIn”.
🧠 Step 2 - Chiedi all’AI di categorizzare per te
Passa il tuo elenco a ChatGPT o Claude e chiedi:
📍 Prompt pronto:
“Ecco un elenco di decisioni che ho in testa: [incolla lista]. Aiutami a categorizzarle in:
- Da eliminare
- Da automatizzare con AI o sistemi
- Da delegare
- Da fare personalmente
E indicami anche quali potrebbero essere le più faticose dal punto di vista cognitivo.”
📌 Perché funziona:
L’AI ragiona senza attaccamento emotivo. Non si fa fregare dal “ma è lì da tre giorni quindi DEVO farlo”.
Ti mostra cosa puoi davvero mollare.
E ti aiuta a focalizzarti su quello che conta.
⚙️ Esempio concreto
Lista caotica iniziale:
Rispondere a 4 email di richiesta info
Scrivere testo per workshop
Verificare pagamento del cliente X
Decidere se partecipare a un evento
Aggiornare Notion
Sistemare una formula Excel
Registrare video presentazione
Risposta dell’AI dopo categorizzazione:
Da fare personalmente:
Scrivere testo per workshop
Registrare video presentazione
Da automatizzare:
Rispondere a richieste info → crea un agente AI o un’automazione via e-mail
Verificare pagamento → automatizzabile con un tool + alert
Da delegare:
Sistemare formula Excel
Aggiornare Notion
Da eliminare o rimandare senza sensi di colpa:
Decidere su evento → non è urgente né strategico, può aspettare
💬 Così smetti di navigare a vista.
E cominci a usare l’AI come un assistente alla semplificazione mentale.
🧠 4.2 Augment - Ragiona meglio con l’AI (prima di decidere alla cieca)
Ok, hai fatto pulizia mentale.
Ora però arriva il pezzo difficile: decidere tra le opzioni che restano.
Qui molti usano l’AI come si usava la sfera magica 8-ball:
“Fammi un elenco pro e contro.”
No.
Tu non vuoi l’AI per decidere al posto tuo.
La vuoi per ragionare insieme a te, in modo più lucido, completo, e strategico.
⚙️ Come usare l’AI per pensare con te, non per te
L’AI è bravissima a:
Farti vedere opzioni che non consideravi
Mettere sul tavolo pro e contro reali, non solo comodi
Simulare cosa succede se scegli A invece di B
Evidenziare costi invisibili, come ansia, effort, rischio
📍 L’obiettivo non è una risposta. È una visuale più ampia.
🧪 Esempio reale
Hai tre progetti aperti:
Avviare un podcast
Lanciare un corso online
Fare prospecting diretto su LinkedIn
Tutti sembrano buoni.
Ma non puoi farli tutti insieme.
E dentro di te… la nebbia.
🎯 Prompt da usare subito:
“Ecco tre opzioni su cui sto valutando: [descrivi].
Aiutami a confrontarle in base a:
- Tempo richiesto
- Impatto sul fatturato
- Visibilità che generano
- Facilità di esecuzione
Mostrami i tradeoff tra le opzioni, e cosa potrei perdere scegliendo una invece dell’altra.”
💡 In pochi secondi, ti ritrovi con una mappa mentale pulita.
Non più “sensazioni sparse”.
Ma logiche. Parametri. Consapevolezza.
🔭 Extra: simulazioni future
Vuoi spingerti oltre?
Chiedi all’AI di simulare l’effetto di ogni decisione tra 30, 60 e 90 giorni.
📍 Prompt esteso:
“Per ciascuna di queste 3 opzioni, mostrami una proiezione a 30, 60 e 90 giorni:
- Quali risultati concreti potrei aver ottenuto?
- Quali rischi potrebbero essersi manifestati?
- Quale di queste strade apre più opportunità nel lungo termine?”
🎬 Così l’AI smette di essere un assistente da task…
e diventa un pensatore laterale in tempo reale.
🏗 4.3 Systemize - Crea processi decisionali replicabili (e smetti di ricominciare ogni volta da zero)
Prendere una buona decisione è difficile.
Prenderla ogni volta da capo, ancora peggio.
Eppure, la maggior parte delle persone lo fa:
si affida all’intuito, all’umore del giorno, al “sento che”.
Ma un fondatore, un manager, un freelance lucido non può permettersi di sperare nel colpo di fortuna cognitivo.
Deve costruirsi sistemi.
Sequenze. Strutture mentali. Processi replicabili.
🧠 L’idea è semplice (e potentissima)
Ogni volta che prendi una decisione ben ragionata, chiediti:
“Come posso trasformare questa sequenza in una procedura che posso usare anche domani?”
E poi falla diventare un prompt, una checklist o un template.
In questo modo, non decidi più ogni volta da zero.
Decidi da una base solida.
🛠 Usa l’AI per processificare il tuo pensiero
📍 Prompt base:
“Ecco come ho preso questa decisione: [descrizione].
Aiutami a trasformarla in una procedura riutilizzabile con questi passaggi:
- Input da raccogliere
- Domande da pormi
- Valutazioni da fare
- Output atteso
Crea per me anche una versione pronta in forma di prompt, così posso riutilizzarla ogni volta che serve.”
💡 Così stai costruendo una tua libreria di decisioni strategiche, replicabili e adattabili.
È come avere un kit mentale da battaglia sempre pronto nel Vault.
E no, non è roba da fanatici dell’efficienza.
È libertà cognitiva: meno energia spesa su scelte ricorrenti, più testa libera per le decisioni che contano davvero.
🔁 4.4 Loop - Itera, migliora, ottimizza con l’AI (per non fare due volte lo stesso errore con eleganza)
Prendere una decisione è metà del lavoro.
L’altra metà?
Capire se era una buona decisione.
E come migliorarla la prossima volta.
Nel mondo pre-AI, questo processo era lento, soggettivo, e spesso trascurato.
Nel mondo post-apocalittico in cui viviamo, hai un alleato:
un assistente che può analizzare, confrontare, imparare e farti da secondo cervello.
🧠 Perché il loop è fondamentale?
Senza feedback, la tua strategia resta cieca.
Ogni scelta fatta è una fonte di dati, ma solo se li recuperi.
Altrimenti… ripeti. Gli stessi errori. Con più convinzione.
Il loop è ciò che trasforma un fondatore reattivo in uno antifragile.
E sì: l’AI può fare tutto questo con te.
🛠 Come usare l’AI per fare il debrief delle decisioni
📍 Prompt da usare ogni settimana:
“Ecco una decisione importante che ho preso: [descrizione].
Analizzala con questi punti:
- Qual era l’obiettivo dichiarato?
- Cosa è andato secondo i piani, e cosa no?
- Quali bias potrebbero aver influenzato la scelta?
- Cosa avrei potuto considerare e non ho fatto?
- Come potrei migliorare il processo la prossima volta?”
💡 Risultato?
Un log mentale evolutivo.
Ogni scelta è una lezione.
Ogni lezione è un pezzo in più del tuo sistema decisionale.
💬 Morale?
L’AI non ti serve solo per pensare…
Ti serve per pensare meglio ogni volta che pensi.
🚀 E se vuoi andare oltre... Entra nel Vault Premium
Fin qui ti ho mostrato il playbook base per usare l’AI come copilota mentale nelle decisioni.
Ma se vuoi spingerti oltre la superficie, ci sono strumenti avanzati che trasformano l’AI in un vero sistema di pensiero strategico.
Ma questa sezione è riservata a coloro che son entrati nel Vault
💡 Ho altre 5 sezioni, avanzate, pronte.
+ tutti i prompt avanzati di questo episodio
Domani, nella sezione Premium Vault, pubblicherò l’articolo completo con prompt, casi reali e setup dettagliati.
(Sì, sarà una di quelle risorse da salvare nel tuo arsenale mentale.)
☕ Conclusione - La vera leva non è l’AI. È sapere cosa farle fare.
(E ricordarti chi è che deve agire, davvero.)
Puoi avere il miglior copilota al mondo.
Ma la missione… la decidi tu.
L’AI non è la risposta. È la domanda fatta bene.
Non ti rende più intelligente.
Ti amplifica.
Se sei bloccato, amplifica il rumore.
Se sei lucido, ti apre corridoi strategici che prima manco vedevi.
Ma ricordati una cosa, sempre:
🧠 La vera intelligenza che ti serve è la tua.
L’AI ti mostra la mappa.
Tu sei quello che deve camminare.
E sì, puoi usarla per pensare meglio, chiarirti le idee, prevedere gli scenari, costruire processi…
ma l’execution, l’esecuzione concreta, è la chiave di ogni vittoria.
Chi vince non è chi ha più idee. È chi le mette a terra.
Il barista te lo ripete ogni volta che chiudi il portatile:
“Ehi, tu.
Io credo in te.
Sì, proprio in te che leggi.
Hai già dentro tutto quello che serve.
L’AI è solo uno strumento.
Ma tu sei il vero operatore.
Quello che agisce. Quello che trasforma. Quello che vince.”
☕ Vieni qui.
Ti versiamo un altro espresso.
E poi si torna là fuori.
A prenderci quello che ci spetta.
Brindalo al tuo successo.
📌 Prompt espresso: Decision Matrix per scelte difficili
A volte il problema non è la mancanza di opzioni.
È averne troppe che sembrano tutte buone.
Hai tre corsi aperti in tab separati.
Due offerte di lavoro sul tavolo.
Cinque strategie di contenuto nella testa che “potrebbero funzionare”.
Nessuna è una schifezza, ma nemmeno una brilla chiaramente.
Così il cervello… va in loop.
Valuti costi, tempo, visibilità, ritorno.
Poi ricominci.
E intanto la decisione si raffredda, e tu la rimandi all’infinito.
🎯 Entra in scena lei: la Decision Matrix.
Uno strumento semplice, ma brutale, per uscire dal limbo del “ci penso domani”.
Sei un coach esperto in processi decisionali e mi stai aiutando a confrontare alcune opzioni in modo chiaro, senza farmi sopraffare.
Non devi prendere la decisione al posto mio, ma aiutarmi a strutturarla così da capire quale opzione si allinea davvero a ciò che per me conta.
In questo momento sto scegliendo tra <<<tre programmi di formazione online>>>.
So già cosa è importante per me, ho solo bisogno di aiuto per visualizzare tutto in una matrice decisionale ponderata.
Ecco le opzioni tra cui sto scegliendo:
<<<
A. UX Design Bootcamp (6 mesi, online, 2.400€)
B. Corso di Product Design su Udemy (self-paced, 90€)
C. Certificato in Design Thinking su Coursera (4 mesi, 700€)
>>>
Ecco i criteri che per me contano, con l’importanza relativa di ognuno (su una scala da 1 a 5):
<<<
• Impatto sulla carriera (5)
• Flessibilità / tempo richiesto (4)
• Costo (3)
• Profondità dei contenuti (4)
>>>
Per favore, aiutami a costruire una tabella decisionale dove io possa inserire i punteggi per ciascuna opzione.
Ogni opzione deve essere valutata da 1 a 10 su ciascun criterio.
Una volta che ti fornisco i punteggi, calcola i totali ponderati e dimmi quale opzione ottiene il punteggio più alto, e quali aspetti risultano più rilevanti.
Comincia creando la tabella vuota e invitandomi a inserire i punteggi.
📻 Radio AIpocalisse: SI RIATTIVA.
Le onde sono disturbate, ma il segnale è forte.
Dopo qualche te,po di silenzio… torniamo a trasmettere notizie selezionate dal fronte dell’intelligenza artificiale.
Solo ciò che conta.
Solo ciò che ti serve sapere per restare sveglio nel bunker.
💰 #1 – OpenAI raccoglie 40 miliardi di dollari (e prepara un nuovo colpo di scena)
Nel silenzio tipico dei movimenti davvero grandi, OpenAI ha appena chiuso un round di finanziamento da 40 miliardi di dollari, portando la sua valutazione a quota 300 miliardi.
Non si tratta solo di soldi.
È una dichiarazione strategica.
Dietro le quinte, Sam Altman sta preparando un modello “open-weight”, ovvero un’IA con parametri accessibili - un’alternativa più aperta e trasparente rispetto ai modelli chiusi attuali.
Una mossa che risponde alle pressioni globali sulla governance dell’AI, ma anche al bisogno di mantenere la leadership in un mercato sempre più affollato (vedi: Claude, Gemini, Mistral, Meta...).
👉 Tradotto: OpenAI non sta solo raccogliendo fondi.
Sta preparando un ecosistema dove le aziende potranno personalizzare e governare i modelli, senza doverli addestrare da zero.
🧠 Se lavori in ambito AI o ci stai entrando, preparati:
i prossimi mesi cambieranno il modo in cui si accede, controlla e integra l’intelligenza artificiale nei prodotti.
🎬 #2 – Google Veo 3: l’AI che gira video da prompt
Google ha appena alzato l’asticella della creatività artificiale con Veo 3, il suo generatore video più avanzato.
📹 Basta scrivere un prompt, e Veo crea video HD realistici, con scene coerenti, movimenti fluidi, musica, effetti sonori e persino dialoghi.
Non è un semplice video-meme: è una regia automatica.
🎯 Target? Creator, marketer, storyteller… e chiunque voglia trasformare idee in immagini, senza troupe né montaggio.
Non è ancora pubblico, ma il messaggio è chiaro:
il futuro del contenuto non si registra più.
Si genera.
📉 #3 – Gen Z & AI: se non ti adatti, ti taglia fuori
I numeri parlano chiaro: in molti Paesi europei, la disoccupazione giovanile supera il 20%.
Ma non è solo colpa del mercato…
È che il mercato sta cambiando più in fretta di loro.
L’AI sta automatizzando proprio i lavori entry-level - quelli che, storicamente, ti facevano entrare in azienda e imparare sul campo.
Se sei Gen Z e non sviluppi skill ibride (AI, comunicazione, autonomia), rischi di non avere nemmeno una corsia d’accesso.
📉 Tradotto?
Il futuro non ti aspetta.
Ti scarta in silenzio.
🥊 #4 – In Cina i robot fanno a botte. Letteralmente.
Sì, è successo davvero: il primo incontro ufficiale di boxe tra robot umanoidi si è tenuto a Hangzhou, durante il World Robot Contest.
🤖 I due sfidanti, alti circa 1,80 m, sono stati programmati per muoversi, schivare, colpire con equilibrio e precisione.
Il pubblico? Misto tra stupito e inquieto.
Non è uno show futuristico.
È un test di controllo motorio, visione artificiale e risposta fisica.
E segna un altro passo verso la fusione tra AI e corpo macchina.
📡 Morale?
La fantascienza non è più una previsione.
È un aggiornamento software.
🔍 #5 – Perplexity Labs: il motore che cerca (e ora costruisce)
Perplexity AI non è più solo il “Google con l’AI”.
Con il lancio di Perplexity Labs, entra ufficialmente nel club degli strumenti che generano valore, non solo risposte.
🛠 Ora puoi usarlo per:
generare grafici, tabelle e report interattivi,
creare mini-app con interfacce semplici,
strutturare informazioni complesse in formato visuale e operativo.
💡 La visione è chiara: non più solo trovare ciò che serve,
ma trasformarlo in qualcosa che funziona.
E sì, Samsung lo sta per integrare nei suoi Galaxy.
E Google… guarda.
☢️ Humor radioattivo
🧯 Fine trasmissione dal bunker
Barista, qui il silenzio pesa più delle opzioni non scelte.
La caffeina è finita. I prompt sono stati serviti. Il generatore AI ronza in standby.
Ma se sei arrivato fin qui… vuol dire che qualcosa in te vuole decidere con più lucidità.
E non farsi più fregare dal loop mentale.
Forse sei uno di quelli che ha 3 tab aperti con corsi diversi.
O 5 strategie mezze pronte.
O un preventivo salvato che non hai mai inviato.
Nel dubbio:
Chiudi questa newsletter.
Alza gli occhi.
E scegli qualcosa.
Anche se non è perfetto. Anche se fa paura.
👉 L’AI ti dà la visione.
Ma l’execution la fai tu.
Sempre.
Con le mani, la testa, il cuore (e magari anche un pizzico di incoscienza operativa).
Io credo in te.
Anche il barista ti tifa.
Vieni qui, ti serviamo un altro espresso.
E poi si esce.
A prendere decisioni che spostano le cose.
☕️ Matteo
PPS: Se ti è piaciuta questa puntata di AI Espresso, condividila con qualcuno che merita di restare sveglio.
Non immagini quanto mi aiuti (e no, non lo sto dicendo solo io. Lo dice anche il mio agente AI addestrato alla gratitudine). ☢️😉
Ottimo, come sempre! Mi rendo conto come per me sia difficile pensare e ragionare in modo da creare PROMPT come quelli sopra. La cosa affascinante è usare AI per potenziare la ns intelligenza ed affinare il ns pensiero.
Un uso della AI a cui non avevo pensato ma che voglio provare subito! Grazie come sempre per gli ottimi suggerimenti!