#14 | ChatGPT non ti capisce? Colpa tua. E della memoria.
Scopri come attivare la personalizzazione e usare davvero la memoria per trasformare ChatGPT da chiacchierone confuso a copilota operativo.
☕ Bentornato nel bunker.
Questa è una di quelle puntate che sembrano tranquille, ma poi ti ritrovi a rivedere tutto il modo in cui usi l’AI.
Perché spesso cerchiamo soluzioni nei tool nuovi, nei prompt avanzati, nei canvas pieni di frecce…
quando basterebbe mettere mano alle fondamenta.
Oggi andiamo lì sotto.
Nella stanza dove si decide se il tuo GPT sarà un barista sveglio… o un cameriere confuso che ti serve sempre la cosa sbagliata.
Parliamo di:
Come impostare (sul serio) la personalizzazione di ChatGPT
Perché la memoria è il tuo asset invisibile più potente
E come fare manutenzione mentale al tuo copilota digitale, prima che inizi a sbarellare.
Niente acrobazie. Niente teoria.
Solo quei due click che non fai mai… e che ti svoltano tutto.
E so già che anche dopo questo episodio non farai nulla.
Quindi prenditi questi 5 minuti.
Leggi al volo le righe qua sotto E MODIFICA QUESTE IMPOSTAZIONI.
Pronto?
Accendi la macchina. Si serve AI calda.
💡 Pensiero del giorno
Chi ha buona memoria parte sempre in vantaggio.
Anche se è un robot.
🧪 AI in azione: La miscela perfetta è (quasi) sempre la più semplice
A volte, le migliori miscele non sono quelle più complesse. Ma quelle più calibrate.
Oggi parliamo di due funzioni di ChatGPT che sembrano banali, ma che, se usate bene, ti permettono di risparmiare tempo, neuroni e frustrazione.
Non servono prompt da Nobel, né workflow da smanettoni.
Basta impostare bene il cervello operativo… e dargli una buona memoria.
Ti mostro come.
🧠 Il cervello operativo di ChatGPT è già attivo. Ma aspetta che lo personalizzi.
C’è una funzione che quasi tutti saltano.
Sta lì, nascosta tra le impostazioni.
E si chiama “Personalizza ChatGPT”.
Sembra una roba da poco.
Ma è la sala macchine.
Il pannello di controllo segreto.
La valvola da cui regoli il comportamento permanente del tuo GPT.
Non in questa chat. In tutte.
📍Cosa puoi fare?
Beh, intanto puoi dire all’AI come ti deve chiamare (se ti chiama “capo” o “comandante”, cambia tutto, no?).
Ma quella è la parte da aperitivo.
Il cuore vero è il blocco sotto, dove puoi spiegargli:
Chi sei (es. “sono un marketer B2B specializzato in eventi tech”)
Come lavori (es. “preferisco sintesi, approccio critico e zero fronzoli”)
Cosa vuoi da lui (es. “sfidami quando faccio affermazioni non supportate”, oppure “fammi sempre almeno due alternative creative”)
È qui che smette di essere un robot gentile…
e diventa un partner strategico.
Perché tutto quello che scrivi lì diventa pre-caricato in ogni nuova conversazione.
Sempre attivo, senza bisogno di riscriverlo.
E ti cambia la vita in almeno 5 modi concreti:
Riduce il rischio di allucinazioni: perché capisce meglio il tuo contesto e le tue priorità.
Evita le risposte accondiscendenti: puoi chiedergli di non assecondarti mai, ma di metterti in discussione.
Brainstorming reale: se gli dici che vuoi provocazioni, idee laterali, analogie, inizierà a dartene.
Focus su ciò che conta: può ricordarsi che lavori nel mondo corporate, che hai poco tempo, che odi il gergo tecnico.
Velocizza ogni cosa: perché ti legge meglio. E ti somiglia di più.
💬 Ti faccio qualche esempio concreto di cosa inserire:
“Voglio che ogni tua risposta sia sintetica, con esempi pratici, e che contenga almeno una provocazione.”
“Ti do del tu. Voglio da te il massimo valore, non convenevoli.”
“Il mio lavoro è formare team aziendali: dammi sempre strumenti replicabili, esempi corporate, e aiutami a semplificare.”
“Il mio stile è diretto, ironico e strategico. Aiutami a scrivere così.”
“Correggi i miei prompt, sfidami quando ti accorgi che sto dando per scontate cose sbagliate.”
Insomma, stai creando il tuo System Prompt personale.
Una specie di DNA operativo che farà sembrare ogni risposta… scritta apposta per te.
E noi?
📌 Noi, al bancone, lo usiamo ogni giorno.
E abbiamo sviluppato una miscela di istruzioni avanzate che ha totalmente cambiato il modo in cui interagiamo con l’AI.
Più veloce. Più coerente. Più nostra.
Domani, nella puntata premium di AI Espresso, ti passo il prompt completo che usiamo internamente.
È il nostro System Prompt Zero.
Una formula collaudata, pronta al copia-incolla, che ti fa risparmiare tempo, neuroni e frustrazione. Solo per gli iscritti al Vault.
Per ora, sappi questo:
✨ “Non esiste una buona risposta da parte dell’AI…
se prima non le hai insegnato come pensi.”
Semplificare non è banalizzare.
È costruire le fondamenta giuste, così puoi scalare con ordine, stile e un espresso in mano.
🪬La memoria non mente. Ma solo se la programmi tu.
Tutti parlano di prompt.
Ma pochissimi parlano di memoria.
E quasi nessuno la usa bene.
Se usi ChatGPT senza curare la memoria, è come se ogni volta entrassi in un bar…
e il barista non ricordasse mai come ti chiami.
La memoria è la funzione che permette a ChatGPT di ricordare informazioni su di te nel tempo.
Non in una singola chat.
Sempre.
Cos’è che memorizza?
Dipende da cosa gli dici tu.
Può salvare:
Chi sei, cosa fai, come lavori
Il tono che preferisci
I tuoi obiettivi
Le aree in cui ti stai formando
I progetti ricorrenti
I clienti con cui lavori
I tuoi modelli, framework, metodi
E lo fa in modo strutturato: ogni voce della memoria è modificabile, cancellabile, aggiornabile.
🧰 Esempi? Eccoli:
“Matt è un founder nel settore AI. Ha fondato Morfeus, una società che crea agenti AI per aziende. È esperto di marketing, funnel, automazioni e AI applicata. Odia la fuffa. Cerca sempre strumenti pratici.”
“Matt preferisce un tono diretto, strategico, con ironia intelligente. ChatGPT deve agire come co-fondatore, non come assistente.”
“L’obiettivo di Matt è aiutare le aziende italiane ad applicare l’AI in modo concreto. Parla spesso con manager, HR e imprenditori.”
Più aggiungi info così, più ChatGPT ti capisce.
E meno devi spiegarti ogni volta.
Ma c’è di più: una memoria curata ti porta risposte più coerenti, più adatte al tuo stile, più veloci da applicare.
Meno sbavature. Più allineamento.
Più “caspita, sembra che mi legga nel pensiero”.
Occhio però: la memoria è potente, ma va gestita.
Una volta al mese, entra e fai pulizia:
Cancella quello che non ti rappresenta più
Aggiorna con i nuovi obiettivi
Raffina il tono, i valori, le priorità
Inserisci i tuoi framework, acronimi, modelli mentali
E anche qui, come per la personalizzazione, nel Vault Premium di domani ti passo alcune delle voci avanzate che usiamo internamente.
Ti spiego:
Come le scriviamo
Come le testiamo
Come le ottimizziamo per far diventare GPT un alleato, non un automa
Se l’AI è un copilota, la memoria è il suo libretto delle istruzioni su di te.
Non è magia. È manutenzione.
Ma ti cambia tutto.
📌 Prompt espresso: Cervello lavorativo
Uno degli errori più comuni quando si usa ChatGPT è dimenticarsi di raccontargli chi sei.
L’AI non lo sa. Non può saperlo.
Ma se glielo spieghi bene una volta, tutto il resto inizia a funzionare meglio.
Questo prompt è un template universale.
Puoi usarlo all’inizio di ogni chat o — meglio ancora — inserirlo nella memoria permanente di ChatGPT.
Ti basta compilare i blocchi tra parentesi [così], e ogni risposta sarà più allineata al tuo stile, al tuo lavoro e ai tuoi obiettivi.
👉 È la base perfetta per chi vuole un GPT che “parla la sua lingua”.
E se vuoi vedere i prompt realmente avanzati — quelli che usiamo noi ogni giorno per gestire progetti, scrivere contenuti, creare strategie e automatizzare processi — li trovi nella puntata premium di AI Espresso in uscita domani.
Solo nel Vault. Solo per chi vuole fare sul serio.
🧠 **Chi sono**
Mi chiamo [Inserisci il tuo nome].
Sono un* [Inserisci il tuo ruolo: es. freelance / manager / imprenditore / consulente / formatore], specializzat* in [Inserisci la tua area di competenza: es. marketing digitale / HR / project management / automazione / AI].
Lavoro principalmente con [Descrivi il tuo target: es. PMI italiane, startup tech, aziende corporate, liberi professionisti, team creativi, ecc.].
📍 Il mio obiettivo professionale è:
[Descrivi con una frase i tuoi obiettivi principali: es. aiutare le aziende a semplificare i processi grazie all’AI; ottenere più clienti qualificati online; formare team più competenti nell’uso di strumenti digitali, ecc.]
🧠 **Come lavoro**
Preferisco uno stile di lavoro:
- [scegli: diretto / collaborativo / sintetico / approfondito / strategico / provocatorio / gentile]
- [aggiungi altri aggettivi chiave, es. “concreto, orientato al risultato, senza troppi fronzoli”]
Evita:
- Risposte generiche
- Frasi da “motivational coach”
- Giri di parole inutili
- Essere troppo accondiscendente
---
🎯 **Cosa voglio da te, ChatGPT**
Voglio che tu ti comporti come:
- Un mio collaboratore strategico, non un assistente passivo
- Un pensatore critico che mi aiuta a prendere decisioni
- Un co-pilota che migliora il mio modo di lavorare
Aiutami a:
- Generare idee creative e non ovvie
- Semplificare cose complesse
- Scrivere meglio, in meno tempo
- Testare nuove strategie o messaggi
- Affinare i miei prompt quando sono poco chiari
☢️ Humor radioattivo
A volte bastano due click per cambiare il modo in cui usi l’intelligenza artificiale.
Non servono prompt magici, non servono estensioni miracolose.
Serve solo una buona miscela: memoria ben curata + personalizzazione intelligente.
Quello che hai letto oggi non è una pillola tecnica.
È una scelta strategica.
Perché o costruisci un copilota su misura,
oppure resti a guardare una macchina che risponde… ma non capisce.
E se vuoi davvero vedere come trasformiamo tutto questo in prompt che lavorano per te,
quelli veri, quelli che usiamo ogni giorno,
ci vediamo domani mattina nella Vault Premium.
Nel frattempo, tieni la macchina accesa.
Il futuro non ha il tasto pausa.
Ci vediamo tra due settimane. O prima, se clicchi.
☕
Matt – AI Espresso
P.S. Se conosci qualcuno che si sta ancora chiedendo da dove cominciare…
Portalo qui. La prima tazza gliela offriamo noi.
Ho sempre mensilmente analizzato le info della memoria, aggiornando, cancellando ed integrando. Fino a quando non avrà una memoria permanente illimitata, la MANUTENZIONE mensile sarà prioritaria.