Più di 1000 al bancone, in 30 giorni. E ora ci sei anche tu (letteralmente). + Prompt bonus🧉
Da esperimento settimanale a punto di ritrovo per chi vuole usare davvero l’AI. E ora puoi anche sederti dentro al bar, con il tuo volto e il tuo drink.
Oggi niente prompt.
Niente framework.
Niente esperimenti radioattivi.
Solo parole vere. (+ un prompt bonus👀)
Da me a te.
Dal bancone del bar più strano dell’AI italiana.
AI Espresso è partito come un esperimento.
Una trasmissione settimanale clandestina, per chi voleva imparare a usare davvero l’AI.
Niente hype, niente caroselli, niente trucchetti da LinkedIn.
Eppure oggi… il bancone è pieno.
E questa non è una puntata come le altre.
Ci arriviamo tra poco.
Ma prima…
ti verso un caffè un po’ diverso dal solito.
☕ Il bar si è riempito (e non so dove mettere le tazze)
In meno di un mese, più di 1.000 persone si sono sedute al bancone di AI Espresso.
📬 1.064 iscritti su Substack
☕ 60,8% di apertura media
🔁 Oltre il 150% di letture rispetto agli iscritti (no, non è un errore)
Numeri che, per chi fa newsletter da anni,
sembrano bug di sistema.
Per me invece… sono un segnale chiaro:
serviva un posto così.
Un luogo dove non si fa finta di capire.
Un luogo dove si impara, si testa, si fallisce e si ragiona insieme.
E se ogni settimana questo bar si riempie un po’ di più,
non è per merito mio.
È perché là fuori, tra feed che scoppiano, tool che spuntano ogni giorno, e guru improvvisati,
c’è ancora qualcuno che vuole capire davvero.
E in qualche modo, ci stiamo trovando.
E se sei qui da qualche settimana…
oppure se oggi è la tua prima tazzina…
sappi una cosa:
Questo traguardo non è mio.
È nostro. ♥️
🤨 Tre mesi. Zero newsletter. Mille scuse
La verità?
Questa newsletter non doveva nemmeno partire.
Ho procrastinato l’apertura per quasi tre mesi.
Mi dicevo che ero troppo impegnato.
Ma non era vero.
Pensavo che non sarebbe stata davvero utile.
Che non avrei avuto abbastanza da dire.
E poi c’era quella vocina, sottile, insistente, che mi diceva:
“Chi sei tu per parlare di AI? Ci sono persone più esperte. Più tecniche. Più grandi.”
La sindrome dell’impostore non ti lascia mai da solo.
Anche quando fai questo lavoro ogni giorno.
Anche quando lo fai bene, e hai risultati concreti.
E oggi?
👉 AI Espresso è nella top 1% delle newsletter in crescita organica su Substack.
Senza ads. Senza spinte. Solo perché là fuori qualcuno ha deciso che questo spazio valeva la pena di essere condiviso.
Sai cosa ho capito?
Che sono tutte caz**te.
Le scuse, i confronti, i dubbi.
Quando hai qualcosa da dire, dillo.
Quando hai qualcosa da costruire, fallo.
Quando senti che potresti aiutare qualcuno, inizia.
Le persone riconoscono il valore.
E se sei genuino, se porti qualcosa che serve davvero, ti seguiranno.
Anche se il mondo intorno sembra pieno.
Se anche tu hai un’idea, un progetto, un sogno che stai tenendo chiuso in un cassetto…
scrivimi.
Anche solo per parlarne.
Perché se tu stai credendo in me,
io voglio credere in te, allo stesso livello.
👥 Questo bar è nostro.
Grazie.
Sul serio.
Ogni persona che ha letto, condiviso, risposto.
Ogni commento ricevuto, ogni “continua così” arrivato all’alba.
Ogni iscritto che ha detto a un collega: “Dai un occhio a questa roba, ne vale la pena.”
Questo bar digitale non esisterebbe senza di voi.
E di sicuro non si sarebbe riempito così in fretta.
Ma il punto non è solo quanti siamo.
Il punto è perché siamo qui.
AI Espresso non è mai stato pensato come un broadcast.
È sempre stato un bancone.
Un posto dove ci si guarda negli occhi (anche se attraverso uno schermo).
E il bello è che stiamo costruendo qualcosa che non esisteva.
Una comunità di persone intelligenti, curiose, indipendenti.
Manager, founder, freelance, studenti, CTO, creativi… tutti seduti allo stesso tavolo.
Con un obiettivo semplice: capire meglio, usare meglio, vivere meglio questa rivoluzione chiamata AI.
Questo bar ha ancora tante stanze da aprire e caffè da servire (o thè neri con latte e ginseng, vi ho ascoltato :D)
Più contenuti. Più casi reali. Più strumenti.
E presto… un posto riservato per chi vuole davvero approfondire (ma niente spoiler, per ora).
Io intanto continuo a servire espresso.
Ma ora, la direzione è chiara.
Questo non è solo il mio esperimento.
È diventato il nostro rituale.
Se sei arrivato fin qui, sai già che AI Espresso non vuole parlarti addosso.
Vuole costruire qualcosa insieme.
Per questo oggi ti chiedo una cosa semplice:
scrivimi.
Dimmi che cosa ti piacerebbe trovare nella prossima puntata.
Raccontami dove l’AI ti sta aiutando, oppure dove ti senti bloccato.
Mandami un dubbio, un tema, un problema reale.Ogni spunto che ricevo, se ha senso per la community,
lo porto nelle prossime newsletter o nei post su LinkedIn,
con esempi concreti, soluzioni pratiche e il solito stile senza fuffa.Niente è troppo piccolo. Niente è troppo tecnico.
Se può essere utile a te, probabilmente lo sarà anche per altri.Questa newsletter è un bar. Ma è anche una radio.
E funziona meglio se ogni tanto… arriva una voce dal pubblico.
👀 Vuoi vederti dentro al bar?
Ogni barista ha il suo modo di ringraziare.
Il mio è questo: ti regalo un’immagine unica,
con il tuo avatar in stile Fallout e il tuo drink preferito, seduto proprio qui, nel bar di AI Espresso.
Sì, puoi davvero farlo.
👉 Ti basta caricare una tua foto dentro ChatGPT e usare il prompt qui sotto.
👉 Trovi nel prompt una sezione (tra 🟡🟡) dove inserire il tuo drink! caffè? negroni? ginsegn? Quello che vuoi!
📸 Scatta o carica una tua foto (meglio mezzo busto, con sfondo neutro)
In pochi secondi avrai la tua versione retro-futurista,
seduto accanto a una tazzina bollente.
🔁 E se ti va, condividila sui social e taggami.
O conservala come portafortuna.
Transform the uploaded photo into a wide, cinematic illustration in retro-futuristic Fallout style, set in the AI Espresso bar.
🎨 Artistic Style:
- Retro 1950s Fallout-style cartoon, inspired by Vault Boy/Vault Girl.
- Warm textured shading, glowing green neon, soft light bloom.
- Facial style should **blend the cartoon aesthetic with recognizable features** from the original photo (e.g. beard, hairstyle, eyes, facial proportions). The result should feel stylized, but clearly identifiable as the person in the photo.
- Friendly, confident, smiling expression.
👤 Character:
- Reimagine the person as a charismatic Vault-style character wearing a blue jumpsuit with “AI ESPRESSO” written across the chest in bold yellow lettering.
- Keep the subject’s defining traits: hair shape, eyebrows, eyes, beard or face shape, all adapted into cartoon form — not generic Vault Boy.
- The character should be smiling and slightly leaning forward or relaxed.
📸 Cinematic Framing:
- Wide horizontal image, medium-long shot.
- Slight low-angle perspective for cinematic presence.
- Character sits slightly off-center at a circular table, applying the rule of thirds for balanced composition.
- Add depth to the shot with environmental details around and behind.
🍶 Props:
- On the table: a glowing custom drink, steaming or shimmering slightly. Use the placeholder:
[🟡 INSERISCI QUI IL TUO DRINK PREFERITO 🟡]
- No computer.
- Hands resting on the table or lightly holding the cup.
🏪 Background & Environment:
- Behind the character, show the full AI Espresso bar counter.
- Include vintage espresso machines, metallic tubing, analog panels, gauges, and glowing retro controls.
- Above the bar: a large **green neon sign** that says “AI ESPRESSO” — flickering or glowing softly.
- Add atmospheric fog, warm ambient lights, and visual texture for depth.
👥 Atmosphere:
- In the background, include blurred silhouettes of other patrons — seated, conversing, reading, etc.
- Create the feel of a cozy, lived-in underground AI café in a post-apocalyptic world.
- Use lighting layers to separate foreground, midground, and background.
💡 Lighting:
- Soft key light from the top left casting a warm yellow tone on the character’s face.
- Green ambient fill light from the neon and drink glow.
- Add gentle grain, glow, and depth-of-field blur for cinematic polish.
🎥 Cinematic Feel:
Make the image feel like a freeze-frame from a post-apocalyptic film. A moment of calm, reflection, and human connection in a world of machines, coffee and intelligence.
Non vedo l’ora di vedervi dentro questo bar post-apocalittico,
con lo sguardo sveglio e un espresso ancora fumante.
Perché qui dentro, ogni faccia nuova… è una storia in più da raccontare.
Questa è la mia:
🙃 Cose che ho trovato scritte sui tovagliolini quando ve ne andate.
Ogni tanto mi arrivano messaggi che non so come rispondere, se non così:
🙏
Sono parole che mi danno la forza di continuare, ma che dicono anche molto di chi legge AI Espresso:
gente vera, sveglia, generosa.
E allora questa sezione la lascio a voi.
Perché il valore non sta solo in chi scrive,
ma in chi decide che vale la pena restare seduto.
💡 Sì, dormo. Ma con la testa che frulla.
Ogni martedì sera, quando chiudo il bancone, mi riprometto di staccare.
Di non pensare più a prompt, modelli, idee per la prossima.
Ma niente da fare.
Appena metto la testa sul cuscino… riparte il frullatore.
Perché AI Espresso non è solo un progetto.
È diventato una parte viva del mio lavoro. E, lo dico con gratitudine vera, anche della mia settimana.
Quindi grazie, davvero, per essere parte di tutto questo.
Perché ogni volta che leggi, rispondi, condividi,
stai tenendo in piedi questo strano bar digitale.
E mi dai la voglia di continuare a tenere acceso il fuoco sotto la moka.
p.s. se non sai cosa scrivermi
…dimmi solo:
“Continua così.”
A volte basta quello, per farmi riempire un’altra moka e rimettermi a scrivere.
Il vostro barista AI clandestino
Matteo
Si dice sempre che troppi caffè ti rendono nervoso, ma io amo il caffè e l’iper attività che ne deriva. I tuoi articoli sono super interessanti e mi fanno accendere un sacco di “lampadine”, insomma come il caffè generano dipendenza!
È il caffè che bevo volentieri! Spero di berne tanti altri così di qualità!